Vi riportiamo di seguito un interessante intervista, segnalata dalla dott.ssa Emanuela Atzori (psicologa, psicoterapeuta), fatta ad un capo di polizia inglese sul tema dei bambini, internet e antisocialità.
Clicca qui per leggere l’intervista su bbc.com
Intervista Tradotta in Italiano (trad. a cura di Antonino Scordo):
Il più alto funzionario di polizia del Regno Unito ha accusato i social media di normalizzare la violenza e indurre molti bambini a commettere accoltellamenti e omicidi.
Gli accoltellamenti in Inghilterra e Galles sono ai massimi livelli dal 2011.
La sig.ra Dick ha annunciato una nuova task force composta da circa 100 agenti per affrontare il violento crimine a Londra.
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“C’è sicuramente un impatto dei social media in termini di persone che sono in grado di passare dall’essere un po’ arrabbiati l’uno con l’altro a “combattere”, così rapidamente,” ha detto.
Un disappunto banale potrebbe degenerare in violenza “in pochi minuti”, ha aggiunto Dick, come con le dispute su siti come YouTube, identificati dagli investigatori come colpevoli in parte.
Collegando il linguaggio “incredibilmente abusivo” online alla violenza di strada, ha detto: “Penso che lo renda sicuramente probabile, lo renda più veloce… consente una conversazione ostentata che invoglia alla violenza.
Ha detto basta e la ricerca è “destinata ad aumentare”, aggiungendo: “Saremo più presenti nelle strade”.
I reati di accoltellamento in Inghilterra e Galles sono aumentati del 21% nella fine di Settembre 2017, rispetto ai precedenti 12 mesi.
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Nine charts on the rise of knife crime in England and Wales
The rise of violence on London’s streets
Why are more young people carrying blades?
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La polizia di Londra – che vede più crimini di accoltellamento che in qualsiasi altro posto nel Regno Unito – ha avviato 10 indagini per omicidio dal 17 marzo.
Venerdì una donna di 36 anni è diventata la decima vittima dopo esser stata pugnalata a morte ad Haringey, nel nord di Londra.
A settembre dello scorso anno, il deputato di Croydon Central, Sarah Jones, ha affermato che i social media “stanno alimentando un’escalation di violenza tra i giovani”.
Ha chiesto ai ministri di reprimere il materiale online che promuove il crimine di accoltellamento, nominando YouTube, Snapchat e Instagram come siti problematici.
Nel frattempo, il governo ha lanciato una serie di pubblicità per 1,35 milioni di sterline da diffondere tra i social media nel tentativo di scoraggiare i criminali da 10 a 21 anni.
Le pubblicità presentano storie vere di adolescenti che sono stati accoltellati.
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