Vi proponiamo un interessantissimo articolo segnalatoci da Marinica Montanaro, insegnante di materie letterarie e latino che collabora con la Collana Dafni e Cloe.
L’Italia sta ricominciando«a contare i morti».
Dopo un calo costante durato più di 15 anni, dal 2017 sono tornati ad aumentare. Ma non se n’è accorta. Non vuole vedere. E nessuno tra politici, responsabili della salute pubblica, sindaci, assessori (tranne poche menti illuminate, o terrorizzate da una storia che già si conosce) si chiede perché la curva dei decessi ha piegato — di nuovo — verso l’alto. E qualcuno si chiede qual è (quali sono) le sostanze che uccidono? È l’eroina? Solo l’eroina? O i «fentanili», farmaci oppioidi sintetici (ultra potenti «parenti» dell’eroina creati in laboratorio) che negli Stati Uniti stanno provocando un’ecatombe, e che in Italia hanno già causato due decessi, uno a Milano, l’altro a Varese? Intanto sono 350 i decessi classificati come overdose negli anni 2015-2017. Ma alla voce «sostanza responsabile del decesso», ci si scontra con un: «Non identificata». Contemporaneamente le statistiche dicono che il numero dei morti torna a salire a causa di una sola sostanza: eroina. Solo segnali, per il momento, ma per leggerli, ed eventualmente contrastarli, bisognerebbe conoscere una storia iniziata 46 anni fa.
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